Come difendersi dalle agenzie di recupero crediti?

Le agenzie di recupero crediti non bussano alla porta per chiedere “come stai?”.

Quando arrivano, vogliono solo una cosa: farsi pagare!

Non importa se non ce li hai; non importa come sei finito nelle loro grinfie. Loro chiamano, minacciano, insistono e più passa il tempo, più diventano aggressive.

Un’azienda di recupero crediti non ha cuore, ha un obiettivo: farti pagare!

Anche se non puoi perché sei in crisi.

Ogni giorno, chi vive una situazione di sovraindebitamento si trova a dover fronteggiare:

  • Telefonate continue, anche la sera tardi. 
  • Lettere minacciose con termini legali incomprensibili. 
  • Visite a casa o sul posto di lavoro di agente di recupero crediti vestiti da finti “consulenti”. 
  • L’ansia costante di non sapere quando arriverà la prossima richiesta. 

Le agenzie recupero credito non usano la forza, usano la strategia, ti studiano, ti inseguono, ti confondono e tu ti ritrovi con l’acqua alla gola e senza fiato!

Alcune spingono al punto come se fossi un delinquente, ti fanno sentire piccolo, impotente, solo e intanto i tuoi debiti crescono. 

Gli interessi aumentano e i creditori si preparano a colpire con decreti ingiuntivi, pignoramenti, blocchi del conto!

Stare fermo è la scelta peggiore, ogni giorno che aspetti, loro guadagnano tempo e potere.

Ti convincono che “pagare qualcosa” è meglio che non pagare nulla, ma se tu sei in sovraindebitamento, questa condizione si trasforma in una trappola!

Ogni giorno vivi alla ricerca del denaro per pagare la prossima rata, chiedendo ad amici e parenti i quali iniziano ad evitarti come un appestato!

 

Capire come difendersi da una società di recupero crediti è il primo passo per uscire dal tunnel.

Perché tu non sei solo, esiste un modo per fermare tutto questo, ma prima devi sapere con chi hai davvero a che fare!

agenzie di recupero crediti

Cosa sono le società di recupero crediti?

Le società di recupero crediti sono realtà private che si occupano di riscuotere soldi per conto di altri.

  • Non sono banche. 
  • Non sono tribunali. 
  • Non sono forze dell’ordine.

Eppure, spesso si comportano come se lo fossero.

Il loro compito è semplice, farti pagare un debito ma il modo in cui lo fanno, invece, è spesso molto meno trasparente.

Queste aziende di recupero crediti lavorano su commissione o acquistano interi pacchetti di crediti a pochi spiccioli, poi cercano di recuperare il più possibile.

  • Con urgenza. 
  • Con insistenza. 
  • Con una pressione che, a volte, somiglia al fiato sul collo.

Non hanno poteri speciali, ma sanno come fare sembrare il loro incarico, un potere assoluto parlano in modo tecnico. 

Scrivono lettere piene di termini legali, ma quello che è peggio è che fanno leva sul senso di colpa, sulla paura, sull’ansia.

Quando ricevi una chiamata da un’agenzia di recupero crediti, sembra tutto ufficiale, ma spesso è solo una strategia per spaventarti e per convincerti a pagare qualcosa, qualsiasi cosa, subito!

Dietro quel tono professionale e le frasi preconfezionate, c’è solo una cosa che conta: farti cedere, perché se non paghi, loro non incassano.

Non aspettarti comprensione o soluzioni, non è il loro lavoro. Il loro obiettivo non è aiutarti è chiudere la pratica, nel più breve tempo possibile, anche se sei in ginocchio!

Se ti va bene trovi qualcuno che si limita a chiedere, se ti va male, trovi qualcuno che ti pressa fino a farti crollare.

E’ importante sapere chi hai davanti, perché quando capisci come funzionano queste agenzie di recupero credito, inizi a vedere le cose con più lucidità.

Che potere hanno le agenzie di recupero crediti?

Meno di quanto vogliono farti credere. Molto meno!

Le agenzie di recupero crediti non sono un tribunale, non sono un ufficiale giudiziario e nemmeno la banca da cui è partito il tuo debito!

Sono semplicemente un intermediario, un soggetto privato, che ha comprato o preso in gestione il tuo debito, spesso pagando una cifra ridicola rispetto a quello che ti chiede.

Eppure parlano come se avessero il coltello dalla parte del manico… usano parole pesanti…
citano leggi… articoli… e fanno minacce velate!

Tutto questo serve solo a una cosa: farti paura.

  • Non possono pignorarti nulla da soli.
  • Non possono bloccarti il conto.
  • Non possono fare decreti ingiuntivi per conto loro.

Per fare davvero qualcosa di concreto, devono passare prima da un avvocato e poi da un giudice. 

Per molti di loro, quella è una strada costosa e lunga, che spesso evitano, cercando prima di chiudere “amichevolmente”.

In altre parole, bluffano perché sanno di avere poco margine, ma ci provano comunque.

 

Un’agenzia recupero crediti punta tutto sulla pressione psicologica, sul senso di colpa, sulla tua paura di peggiorare la situazione e, quando ci riesce, ottiene pagamenti che non ti puoi permettere.

Frammenti di soldi presi a forza da chi ha già le tasche vuote per le enormi difficoltà di affrontare la vita quotidiana.

Capire i veri limiti di una società di recupero credito è il primo scudo in difesa dei loro metodi aggressivi, perché il potere ce l’hanno… solo se glielo dai tu!

Come funzionano le agenzie di recupero crediti?

Dietro a ogni chiamata, messaggio o lettera c’è una macchina ben organizzata.

Le agenzie di recupero crediti non improvvisano, seguono una procedura precisa, quasi sempre automatizzata.

Tutto parte quando un debito viene venduto o affidato a una società recupero credito, questa lo prende in carico e inizia a lavorarlo. 

Spesso ne gestisce centinaia, anche migliaia, in contemporanea.

Il loro guadagno arriva solo se tu paghi, più incassano, più guadagnano e per farlo, mettono in campo tutto:

  • Call center con operatori addestrati alla persuasione;

  • Lettere e PEC dai toni sempre più decisi;

  • Visite domiciliari affidate a agenti recupero crediti che si presentano come “mediatori”.

Non si interessano delle tue difficoltà reali e non vogliono sapere se hai perso il lavoro, se hai famiglia, se non riesci nemmeno a pagare l’affitto, per loro sei una “posizione da lavorare”!

Il sistema funziona così: pressione continua - senso d’urgenza - timore legale!

Un bombardamento costante che ha un solo scopo: ottenere qualcosa. Anche poco, anche a rate, anche con l’ultima carta di credito rimasta!

Le società riscossione crediti sanno che non tutti reagiscono allo stesso modo:

  • Qualcuno si spaventa e paga.
  • Qualcuno ignora.
  • Altri resistono.

Ma più riescono a smuovere la paura, più aumentano le probabilità di successo, perché non è un servizio pensato per aiutarti, è un’operazione commerciale, fredda, calcolata e ben oliata!

Sapere come funziona un recupero crediti agenzia ti dà un vantaggio, perché ti permette di non cadere nella rete.

Perché le banche cedono i crediti?

Perché quando il credito diventa difficile da incassare, le banche fanno due conti e capiscono che incassare poco è meglio che non incassare nulla!

Un debito che non rientra, per loro, è un “credito deteriorato”, in gergo tecnico si chiama NPL (Non Performing Loan), più resta fermo, più pesa a bilancio.

E allora cosa fanno? Lo vendono!

Le agenzie recupero crediti comprano questi debiti a prezzi stracciati.

Secondo i dati di Banca IFIS (Market Watch NPL), i debiti non garantiti vengono ceduti anche a meno del 5% del valore nominale

In alcuni casi, addirittura all’1-2%.

Lo confermano anche le analisi di Banca d’Italia e di altri istituti del settore.

Il mercato degli NPL in Italia vale miliardi e ogni anno vengono ceduti pacchetti interi di debiti, spesso in silenzio!

Per la banca è un sollievo perché cancella il problema e fa cassa e per le agenzie di recupero crediti è un affare perché pagano poco, ma chiedono tutto.

E tu, senza saperlo, passi di mano in mano, con lo stesso debito e chi te lo chiede ora è molto più aggressivo!

Non è un’eccezione, è la norma con un sistema ben organizzato, perfettamente legale, ma che spesso ignora una cosa: la tua reale condizione.

Sapere perché le banche cedono i crediti è fondamentale, ti fa capire che dietro quella raccomandata non c’è un giudice, c’è solo un’operazione commerciale!

Come agiscono le agenzie recupero crediti?

Il loro è un lavoro che agisce sulla psiche, un gioco di nervi a chi resiste di più e, naturalmente, chi è più debole emotivamente tra i due, sei tu!

Hanno dei metodi collaudati che applicano con costanza e sanno perfettamente che, nella maggior parte dei casi otterranno il loro obiettivo: farti pagare, il prima possibile!

Le agenzie di recupero crediti non si muovono a caso, appena ricevono il tuo nominativo, attivano il cosiddetto “processo di lavorazione del credito”.

Il primo passo? Il contatto:

  • Telefonate, 
  • Email, 
  • Messaggi.

A volte gentili, altre più decise, ma tutte con lo stesso scopo: farti rispondere.

Se non rispondi, insistono; se rispondi, cercano di strapparti una promessa e se accenni un “forse posso pagare”, non ti mollano più!

Poi partono le lettere su carta intestata, con toni legali e scadenze inventate.

Spesso sono scritte ad arte per farti cadere nel tranello, come se fossero comunicazioni ufficiali di chissà quale giudice o tribunale, ma non sono veri atti giudiziari e servono solo a spaventarti e metterti pressione!

Qualcuno si presenta a casa.

Un agente recupero crediti che suona il campanello con fare cordiale che dice di “essere lì per aiutarti”, ma in realtà è lì per ottenere un impegno!

Ogni parola è studiata, ogni frase serve a farti sentire colpevole, a farti credere che il tempo è finito e che o paghi o succede qualcosa di grave.

Ti fanno credere, più o meno velatamente, che se non paghi ti faranno dei pignoramenti e, se riescono a entrare in casa, allora si guardano intorno facendoti credere che stanno facendo l’inventario dei tuoi beni.

La verità è che non sempre dicono tutto, non ti spiegano che non possono agire da soli, che non sono la banca e che senza un atto ufficiale, nessuno può portarti via nulla! 

Sicuramente non possono loro. Solo un ufficiale giudiziario può notificare un atto di pignoramento dello stipendio o della pensione, di pignoramento del conto corrente o di altri beni!

Sapere come agisce un recupero crediti società ti permette di capire che la strategia non è personale, è semplicemente il loro modo di lavorare e tu non sei l’unico che c’è passato.

Cosa non possono fare le società di recupero crediti?

Ci sono diverse cose che le aziende di recupero crediti possono fare:

  • Possono insistere.

  • Possono scriverti.

  • Possono chiamarti.

In qualche modo devono svolgere la loro attività, quindi queste sono operazioni lecite, di base.

Ma ci sono limiti precisi e molte società di recupero credito fanno finta di non conoscerli.

  • Non possono entrare in casa.

  • Non possono minacciarti.

  • Non possono raccontare a vicini o colleghi che hai un debito.

Non possono neppure dire che “passeranno al pignoramento” se non c’è una causa legale in corso, perché diventa una minaccia intimidatoria e perché senza il vero iter legale, non possono fare nulla del genere!

  • Non sono ufficiali giudiziari.

  • Non sono forze dell’ordine.

  • Non hanno poteri speciali.

  • Non possono sequestrare beni.

  • Non possono accedere ai tuoi conti.

  • Non possono decidere nessuna sanzione.

E soprattutto: non possono mentire!

Ma purtroppo, spesso, giocano sul filo, usano frasi ambigue, parlano di “procedure attivate” o “azioni in fase di valutazione”, frasi che suonano gravi, ma che in realtà non significano nulla.

Non possono neppure contattarti in orari vietati, come la sera tardi o nei giorni festivi e non possono chiamare in modo continuo, perché questo si chiama molestia, un reato vietato dalla legge!

Un’azienda recupero crediti può solo proporti un accordo, nulla di più.

Se ti dice il contrario, sta cercando di forzare la mano.

Sapere cosa non può fare un’agenzia recupero credito ti dà sicurezza, perché quando conosci i tuoi diritti, è molto più difficile farti spaventare.

recupero crediti agenzia

Come comportarsi con un recupero crediti?

Prima cosa: non farti prendere dal panico, è esattamente quello che vogliono.

Le imprese recupero crediti puntano tutto sulla pressione, chiamandoti in continuazione, ti scrivono messaggi urgenti e ti fanno credere che la situazione è già fuori controllo.

Ma tu, prima di muoverti, devi capire con chi stai parlando, è davvero il creditore originale? Oppure una società di recupero credito che ha comprato il debito?

Hai diritto a sapere tutto:

  • Importo esatto, 
  • origine del debito, 
  • eventuale cessione.

E loro hanno l’obbligo di dirtelo.

Evita di dare risposte impulsive, non promettere pagamenti “tanto per”, ogni parola detta può diventare una trappola e se ti senti sotto pressione, prendi tempo.

Fatti mandare tutto per iscritto, non discutere mai al telefono, dove tutto può essere frainteso.

Ricorda: un agente recupero crediti non ha il potere di decidere nulla.

Potrebbe minacciarti di chiudere la posizione, ma non può farlo, come non può garantire cancellazioni o sconti reali. Spesso è solo un intermediario che segue un copione.

Una cosa importantissima: se il tono diventa minaccioso o fuori luogo, non esitare a segnalare, le regole esistono e anche loro devono rispettarle.

Sapere come comportarsi con una agenzia recupero credito significa giocare in difesa ma con intelligenza, perché un passo sbagliato può costarti caro e uno giusto può cambiare tutto!

Come rispondere ad una società di recupero crediti?

Qui entriamo nel dettaglio pratico: cosa dire o fare quando ricevi una chiamata o una comunicazione. Vediamo qual è l’approccio giusto, evitando errori comuni.

L’atteggiamento giusto è: calma, prudenza e soprattutto, consapevolezza!

Le agenzie di recupero crediti sanno usare bene le parole, mettendoti fretta ti fanno pressione e ti dicono che “se non rispondi subito, sarà peggio”.

Ma la verità è un’altra: tu non sei obbligato a parlare al telefono!

Puoi chiedere che ogni comunicazione avvenga per iscritto, anzi, è la cosa migliore da fare.

 

Quando ti chiamano, prendi nota di chi è, da dove chiama, a quale credito si riferisce e poi chiudi la conversazione, con educazione, ma senza lasciarti incastrare in discorsi inutili.

Non devi dare conferme, senza dire: “sì, è vero, devo pagare” e non devi raccontare la tua situazione. Ogni informazione che dai può essere usata per insistere ancora di più.

 

Se ti scrivono, leggi bene, verifica la correttezza dei dati, chiedi copia dei documenti che dimostrano la cessione del credito.

Non firmare nulla, non compilare moduli, non fare bonifici “a titolo simbolico”, anche solo 10 euro possono rimettere in moto la macchina.

Rispondere a tono a una società recupero crediti significa prendere in mano la situazione, senza cedere alla paura e senza fare passi falsi.

Il silenzio a volte è una difesa, ma una risposta ben gestita, può diventare il primo passo verso la soluzione!

Che succede se non paghi il recupero crediti?

Dipende, ma la prima cosa da sapere è questa: non ti portano via casa il giorno dopo!

Le aziende di recupero crediti non hanno potere esecutivo diretto, non possono farti un pignoramento da sole e non possono nemmeno bloccare il tuo conto da un giorno all’altro.

Per arrivare a quel punto, serve un passaggio legale, con un avvocato, un decreto, un giudice.

Ma attenzione: non pagare non significa che va tutto a posto da solo.

Il problema resta e più il tempo passa, più si complica!

Le agenzie di recupero crediti, se non riescono a ottenere nulla con le buone (e con le cattive), possono:

  • Rivendere il tuo debito a un’altra azienda, e ricomincia tutto da capo;

  • Far partire una causa legale (non succede sempre, ma può accadere);

  • Segnalarti come cattivo pagatore, peggiorando il tuo profilo creditizio.

Nel frattempo, continuano a chiamarti, a scriverti e a metterti pressione.

Devi essere consapevole che il rischio vero non è solo il pignoramento, ma è l’angoscia che si accumula e anche la sensazione di non avere vie d’uscita.

Molte aziende recupero crediti giocano proprio su questo, aspettano che tu crolli, che ti spaventi e che accetti di pagare anche quello che non puoi.

Capire cosa succede se non paghi una società recupero crediti non serve solo a tranquillizzarti, serve a farti agire con lucidità perché restare fermi, in questi casi, non è mai la soluzione!

Come liberarsi dai recupero crediti con la legge 3 del 2012?

Quando sei sommerso dai debiti, ogni telefonata è un colpo allo stomaco, ogni raccomandata apre una ferita nuova e ogni giorno che passa la paura cresce!

Recupero crediti agenzie che fanno il loro mestiere: spingono, insistono, ti mettono all’angolo. Ma il vero problema non sono loro, il problema è il debito che ti ha portato a tutto questo.

Chi è davvero in crisi, chi non riesce più a pagare nulla, chi deve scegliere se comprare il pane o versare una rata, non può cavarsela con piccoli accordi o pagamenti simbolici.

Non servono scorciatoie, serve una soluzione strutturata, legale e definitiva!

E’ qui che entrano in gioco le procedure previste dalla legge 3 del 2012 e contenute nel codice della crisi. 

Sono procedure pensate proprio per chi non ce la fa più, non per chi vuole “sfuggire ai pagamenti”, ma per chi è finito in un vicolo cieco!

Con queste procedure, metti a disposizione quello che puoi per un periodo definito e poi, il resto dei debiti viene cancellato.

  • Niente più telefonate.
  • Niente più lettere.
  • Niente più ansia ogni volta che senti suonare il telefono.

Le aziende di recupero crediti, le banche e ogni recupero crediti società che ti tormentano per mesi e anni, vengono messe in fila, sotto controllo, secondo la legge.

Anche chi ha a che fare con recupero crediti aziende aggressive può finalmente tirare il fiato.

Questa non è una soluzione magica, è una procedura concreta, già prevista dallo Stato, che ha salvato migliaia di famiglie e piccoli imprenditori.

Le procedure previste dalla legge 3 del 2012, sono per chi è davvero in crisi e sono l’unica strada che porta alla fine del sovraindebitamento!

[Caso reale] Dalla disperazione alla rinascita di Mauro: Liberato da 137.000 € di debiti!

Mauro era un venditore di successo a livello europeo per una grande azienda internazionale che lo spostava continuamente tra contratti a partita IVA e assunzione.

Questa instabilità lavorativa lo ha portato ad accumulare debiti, con un problema di gestione finanziaria che è cresciuto fino a diventare "un Everest insormontabile"

Il punto di svolta drammatico è stato quando l'azienda per cui lavorava ha ceduto il ramo d'impresa, lasciandolo letteralmente a casa.

Mauro si è ritrovato senza lavoro dalla mattina alla sera, vedendo svanire ogni possibilità di ripagare i suoi debiti e crearsi un piano di rientro. Descrive quel periodo come sentirsi "morto", senza più la possibilità di risanare la situazione!

Dopo aver avuto "pessime esperienze" con altri operatori, Mauro ha trovato noi di Legge3.it e si è sentito immediatamente accolto e aiutato. 

Grazie alle norme contro il sovraindebitamento della legge 3 del 2012, Mauro è stato liberato da 137.000 € di debiti, dovendo pagare solo una piccola parte del suo stipendio per i successivi 3 anni. 

La felicità dopo la sentenza gli ha permesso di "tornare a poter sognare" e di sentirsi nuovamente "padrone della propria vita" dopo anni di "regime di clausura" dovuto al peso dei debiti. 

Mauro sottolinea di non essere stato uno "sperperatore", ma vittima di un'assunzione "mascherata" e della mancanza di tutela nonostante i suoi tentativi di far valere i propri diritti.

La sua testimonianza vuole essere un messaggio di speranza per chi si trova in situazioni simili, garantendo che esistono soluzioni legali per il sovraindebitamento!

 

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Gianmario Bertollo

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