Sei seriamente preoccupato perché hai delle rate non pagate!
All’inizio ti sembrava solo un ritardo, una dimenticanza da recuperare appena possibile, ma adesso il dubbio inizia a scavarti dentro: “E se non riesco a rimettermi in pari? Cosa mi può succedere davvero?”
Quando le rate non pagate iniziano ad accumularsi, non si tratta più solo di numeri, diventa un peso che ti porti addosso ogni giorno.
- Le telefonate delle finanziarie
- Le email che non apri più
- Le lettere con scritte strane che ti mettono ansia solo a guardarle
Magari ancora non è arrivato il peggio, ma la paura è lì, nascosta dietro ogni notifica sul telefono o dietro il suono del citofono.
E quel pensiero fisso: “E se adesso mi pignorano qualcosa?”
Il problema è che spesso chi si trova in questa situazione non sa davvero a cosa va incontro.
Internet è pieno di risposte vaghe, contraddittorie e, peggio ancora: consigli che sembrano soluzioni, ma per chi è già in difficoltà sono solo altri problemi!
La verità è che ci sono conseguenze molto diverse a seconda del tipo di debito, del numero di rate saltate e soprattutto della tua situazione economica attuale.
Non si tratta solo di "essere segnalati" o "dover pagare interessi", chi è in reale difficoltà rischia molto di più e non può permettersi di temporeggiare.
In questo articolo entriamo nel dettaglio.
Vediamo cosa succede davvero con le rate non pagate, quando il problema è ancora contenuto e quando invece diventa una vera emergenza.
Ma soprattutto, vediamo di capire se sei finito dentro una trappola da cui puoi uscire solo con le procedure previste dalla Legge.

Finanziarie non pagate - Cosa rischio?
Saltare una rata con una finanziaria può sembrare, all’inizio, un semplice imprevisto, ma basta poco perché la situazione sfugga di mano.
Le finanziarie non aspettano, non fanno sconti, non sono comprensive e, soprattutto, non dimenticano.
Appena salti una rata, il tuo nome finisce sotto osservazione. Salti la seconda, e iniziano i solleciti. Alla terza, il tuo debito non è più solo un problema economico: diventa un problema legale.
Cosa succede se non paghi una finanziaria?
Succede che inizia il conto alla rovescia: prima le chiamate, poi le lettere, poi l’invio del debito a una società di recupero crediti.
Da lì il passo è breve, ti segnalano come cattivo pagatore.
Ma il vero pericolo arriva dopo, se il debito resta insoluto, la finanziaria si muove per vie legali.
Procede con il pignoramento di quello che hai: lo stipendio, il conto corrente, perfino la pensione.
Chi è in difficoltà, spesso si illude che per difendersi dalle agenzie di recupero crediti basti evitare le telefonate o non aprire le lettere per allontanare il problema.
Ma è l’esatto contrario: più tempo passa, più la situazione peggiora!
Gli interessi aumentano, le spese legali si accumulano, e il debito diventa sempre più grande e incontrollabile.
Aspettare è un errore, e se ti trovi già con diverse rate non pagate, sei in quella fase in cui il danno è in corso, ma può ancora essere gestito.
Finanziarie non pagate - Dopo quante rate si diventa cattivi pagatori?
Non servono anni di ritardi per essere segnalati come cattivo pagatore.
Bastano due rate non pagate consecutive per finire nei registri della CRIF e delle altre banche dati creditizie.
In certi casi, anche un solo mancato pagamento prolungato può bastare.
Le finanziarie non aspettano: appena vedono che non stai pagando, partono con la segnalazione e da lì, per te, cambia tutto.
Una volta segnalato, non potrai più accedere ad altri finanziamenti, mutui o anche solo a un prestito personale, almeno finché la tua posizione non verrà regolarizzata e la segnalazione cancellata.
Ma attenzione: anche se paghi tutto, la segnalazione resta visibile per un periodo e le banche continueranno a vederti come un soggetto a rischio!
Molti si accorgono della segnalazione solo quando è troppo tardi, ad esempio dopo il rifiuto di una richiesta di prestito.
Ma come fai a sapere se sei stato segnalato? Semplice: devi controllare la tua posizione nella banca dati CRIF.
Se hai anche solo il sospetto di essere stato segnalato, è fondamentale fare una visura, in questo modo puoi vedere con certezza se risulti cattivo pagatore, da quando e per quale motivo.
E’ un passaggio semplice ma cruciale, soprattutto se sei in difficoltà e vuoi capire davvero a che punto sei.
Per sapere come fare, leggi l’articolo Visura CRIF: Perché verificare la banca dati CRIF
Ti spiega passo passo come richiedere la visura gratuitamente e cosa fare con le informazioni che trovi.
Non aspettare: sapere se sei segnalato può cambiarti le carte in tavola prima che sia troppo tardi.
Finanziarie non pagate - Dopo quante rate si rischia il pignoramento?
Non serve arrivare a dieci rate saltate per rischiare il pignoramento, spesso bastano tre rate non pagate consecutive perché la finanziaria attivi la procedura legale.
Tutto dipende dalla finanziaria e dai termini di contratto che hai firmato quando hai chiesto il prestito.
Superato il periodo previsto, la finanziaria ti fa cadere dal beneficio dei termini e a questo punto ti ritrovi tutto il debito da pagare in unica soluzione.
Non potendolo fare ecco che partono le procedure legali!
Non è solo una minaccia: se il debito viene confermato da un giudice, parte il decreto ingiuntivo e da lì il pignoramento è solo questione di tempo.
Ma cosa può pignorare una finanziaria? Praticamente tutto quello che hai e che può avere un valore. Ecco cosa rischi concretamente:
- Lo stipendio, con un prelievo diretto ogni mese, prima ancora che i soldi arrivino sul tuo conto, ti arriva meno in busta e non puoi farci nulla.
- Il conto corrente, che può essere bloccato e svuotato fino a coprire il debito.
- La pensione, perché anche quella può essere pignorata. Ti lasciano solo il minimo vitale, il resto se lo prendono loro.
- La casa, magari pensi che per una finanziaria “non ne valga la pena”, ma ti sbagli: possono metterla all’asta.
- I mobili, gli elettrodomestici, i beni dentro casa. Se il creditore lo ritiene utile, manda l’ufficiale giudiziario a fare l’inventario e a quel punto, il rischio di trovarti con la porta di casa aperta al pignoramento è reale.
Il pignoramento non arriva all’improvviso, ma quando arriva non si può più fermare!
E’ il colpo finale, il segno che la situazione è sfuggita di mano e quando sei lì, non hai più il controllo su nulla.
Solo allora molti capiscono che ignorare le rate non pagate è stato l’errore più grave!

Rate non pagate del mutuo: conseguenze e rischi
Saltare le rate del mutuo non è come saltare una bolletta, è un problema molto più grosso, e chi ci è finito dentro lo sa bene.
La casa che stai pagando mese dopo mese, quella per cui hai fatto sacrifici, è la prima cosa che rischi di perdere.
Quando non riesci a pagare una rata, magari pensi che recupererai il mese successivo, ma se le difficoltà continuano, la banca non aspetta.
Appena i ritardi diventano costanti, parte l’allarme e a differenza delle finanziarie, qui la posta in gioco è più alta: c'è un'ipoteca in mezzo!
Con quella ipoteca la banca può arrivare fino a metterti casa all’asta.
Il vero dramma è che spesso tutto inizia in silenzio: una, due rate saltate, qualche telefonata, qualche sollecito, ma quando si attiva la procedura esecutiva, è troppo tardi per trattare.
La casa diventa il bersaglio, tu perdi il controllo e anche se il mutuo lo stavi pagando da anni, anche se ti mancavano solo pochi anni alla fine, tutto può svanire!
Attenzione: non è solo la casa a rischio.
Il mancato pagamento delle rate del mutuo porta con sé altre conseguenze pesanti:
- Segnalazioni
- Chiusura dell’accesso al credito
- Azioni giudiziarie
E mentre cerchi di capire come uscirne, le spese legali aumentano e il debito cresce.
Aspettare o sperare in una soluzione “alla buona” non serve.
Quando ci sono rate non pagate sul mutuo, il tempo è il tuo peggior nemico e l’unica cosa certa è che la banca, se decide di agire, non si fermerà davanti a niente!
Ho 2 rate non pagate cosa succede?
Due rate non pagate sul mutuo non sono un dettaglio: sono il primo segnale che fa scattare l’allarme nella banca.
Magari pensi di poter recuperare, magari ti stai già organizzando, ma la banca non ragiona con le tue stesse tempistiche e non ha bisogno di aspettare tanto per passare dalle telefonate alla procedura legale.
Dopo 7 rate non pagate, anche non consecutive, scatta in automatico la decadenza dal beneficio del termine.
Cosa significa in pratica?
Che per la banca tu hai perso il diritto di pagare il mutuo a rate, da quel momento ti chiederanno l’intero importo residuo in un’unica soluzione.
Anche se il tuo mutuo doveva durare altri dieci o quindici anni, ora devi pagare tutto subito e se non puoi, parte l’azione esecutiva e la casa finisce all’asta.
Ma non credere che servano per forza 7 rate per finire nei guai, già con 2 o 3 rate non pagate consecutive, la banca può attivare le prime azioni di recupero e segnalarlo alla Centrale Rischi.
Non è obbligata ad aspettare, alcune banche si muovono dopo 3 mesi, altre anche prima, specialmente se hai già avuto precedenti.
Il meccanismo è spietato: più aspetti, più il debito cresce.
Oltre alle rate scadute ci sono interessi di mora, spese legali, costi di gestione e nel frattempo la banca prepara il dossier per avviare l’azione giudiziaria.
Aspettare la settima rata è da incoscienti, perché a quel punto non si discute più: la casa è persa, e anche la possibilità di trattare con la banca sparisce.
Se hai già saltato due rate, sei nella zona rossa, ma puoi ancora recuperare.
Se continui su questa strada allora sei sull’orlo del baratro!
Rate non pagate - Conseguenze legali
Quando non paghi le rate del mutuo, le conseguenze legali sono inevitabili.
Non si tratta solo di essere segnalati o di ricevere qualche sollecito fastidioso: qui si entra in un territorio dove la legge prende il sopravvento, e tutto inizia a muoversi contro di te.
Se lasci passare troppo tempo, la casa non è più tua, è solo una questione di quando te la verranno a prendere!
La prima tappa è la segnalazione alla Centrale Rischi, che avviene già dopo poche rate non pagate.
Questo ti blocca ogni possibilità di accedere ad altri prestiti o finanziamenti, anche piccoli.
Nel frattempo, la banca può ottenere un decreto ingiuntivo, cioè un’ordinanza del giudice che certifica che devi pagare, non hai bisogno di essere presente in tribunale: succede anche se non ti difendi.
Poi arriva la parte più dura.
Con il decreto in mano, la banca può procedere con l’esecuzione forzata: avvia la procedura per vendere la casa all’asta.
Ti arriva un pignoramento, e non importa che tu ci viva dentro, che ci siano dei bambini, che sia l’unico tetto che hai, per la legge è un bene da liquidare per rientrare del credito.
E non finisce lì. Oltre alla casa, rischi:
- Pignoramento dello stipendio se il valore della casa non copre tutto il debito.
- Aggressione al conto corrente, per prendere quello che resta.
- Spese legali a tuo carico, che si sommano al debito residuo.
Il procedimento va avanti anche se non fai nulla, nessuno ti chiederà il permesso, quando arrivano, hanno già tutto pronto.
L’ufficiale giudiziario bussa alla porta, e a quel punto, non c’è più margine per difendersi, solo rimpianti.

Risolvere le rate non pagate con la Legge 3/2012
Quando non hai più soldi, non riesci a pagare le rate e il debito ti sta soffocando, non hai bisogno di un altro prestito o di una promessa vuota. Hai bisogno di una via d’uscita reale.
Quella via esiste: sono le procedure previste dalla Legge 3 del 2012, oggi integrate nel Codice della Crisi.
Non parliamo di soluzioni magiche o scorciatoie, queste procedure sono strumenti previsti dalla legge per chi si trova in una vera situazione di sovraindebitamento: quando i debiti sono troppi, non sei più in grado di pagarli, e la tua situazione è fuori controllo.
Esattamente la condizione in cui ti trovi quando hai accumulato rate non pagate, il mutuo è fermo e non hai più margine.
Con queste procedure, non serve avere soldi da parte, né un reddito elevato, si mette a disposizione quello che si può per un periodo di tempo stabilito e al termine del percorso tutti i debiti residui vengono cancellati.
Nessuno può più tornare a pretendere nulla, neanche la banca, neanche il fisco, neanche il recupero crediti.
E’ una possibilità concreta, ma non è per tutti, serve una valutazione seria e approfondita, fatta da professionisti altamente specializzati, come gli Specialisti di Legge3.it
Non basta compilare un modulo o affidarsi al primo avvocato che promette soluzioni semplici, serve qualcuno che conosce davvero la legge, che sa come funziona il sistema e che può guidarti passo passo in un percorso complesso ma liberatorio.
Se sei davvero in crisi, è l’unico modo per ripartire da zero, perché mentre tu cerchi di capire come fare, i creditori si stanno già muovendo e se non agisci subito, saranno loro a decidere per te.
Stefano liberato dai continui pignoramenti, grazie a Legge3.it
Stefano ci è finito dentro con tutte le scarpe, la crisi economica gli ha spazzato via l’azienda e con lei ogni possibilità di rimettersi in piedi.
Ha provato a reggere, ha firmato una rateizzazione imposta da Equitalia che sembrava l’unica via possibile, ma era solo una trappola.
Rate su rate, interessi su interessi, e il debito cresceva invece di diminuire.
Alla fine ha dovuto chiudere, non perché voleva, ma perché non poteva più lavorare solo per pagare i debiti.
Quando si è arreso, Stefano aveva sulle spalle oltre 700.000 euro di debiti, una cifra che ti spezza il fiato solo a leggerla.
Gli hanno portato via tutto: la quota della casa, il conto corrente bloccato, lo stipendio pignorato appena è riuscito a trovare un nuovo lavoro.
Qualsiasi cosa facesse, il debito lo inseguiva.
Ogni mese, ogni euro guadagnato, ogni tentativo di ricominciare: tutto finiva nelle mani dei creditori.
Era dentro un tunnel senza uscita e se non fossimo intervenuti noi di Legge3.it, oggi Stefano sarebbe ancora lì, con la vita bloccata e un futuro già scritto: debitore a vita!
Grazie all’intervento dei nostri professionisti esperti nelle procedure contro il sovraindebitamento, Stefano ha messo un punto a tutto.
Niente più pignoramenti, niente più incubi, ha finalmente ripreso il controllo della sua vita.
Guarda l’intervista integrale e scopri anche cosa ha rischiato quando si è rivolto a persone che si spacciano per competenti
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Nessuno è rimasto indietro!
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Gianmario Bertollo