Un debitore incapiente è una persona che non ha entrate sufficienti nemmeno per soddisfare i bisogni essenziali della propria vita, come cibo, affitto, bollette o cure mediche. In altre parole, è qualcuno che, pur avendo dei debiti, si trova in una situazione economica talmente grave da non poter offrire nulla ai creditori.
Chi si trova in questa condizione, anche se ha il lavoro, vive con un reddito molto basso oppure ha carichi familiari che assorbono tutte le sue risorse. Il debitore incapiente non ha beni da vendere né somme di cui disporre, quindi non può nemmeno proporre un piano di rientro sostenibile.
La legge riconosce questa situazione estrema e, grazie alla procedura prevista dalla Legge 3 del 2012 e al Codice della Crisi, oggi è possibile anche per il debitore incapiente chiedere l’esdebitazione, cioè la cancellazione totale dei debiti, senza dover offrire nulla in cambio. Questa possibilità viene concessa solo dopo aver dimostrato in tribunale la propria condizione di reale e persistente difficoltà economica e aver dimostrato la meritevolezza data dalla buona fede nell’indebitamento.
Essere un debitore incapiente non significa voler sfuggire alle proprie responsabilità, ma trovarsi in una condizione in cui è materialmente impossibile farvi fronte.
Oggi, per fortuna, la legge prevede una via d’uscita anche per queste situazioni estreme e anche Chi non ha niente cancella i debiti!